Il miglior Cosenza

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A Pisa finalmente una squadra tosta, aggressiva e pimpante, ben rappresentata da Bisoli e Zilli, che lascia ben sperare per il rush finale

È il caso di dire finalmente! Abbiamo aspettato e reclamato questo tipo di atteggiamento in campo da sempre, smarrito dopo le primissime giornate di campionato. Ora pare sia arrivata anche la forma fisica, tanto annunciata da Bisoli. A Pisa abbiamo visto una squadra che corre, anche più dell’avversario, che anticipa, che arriva prima sulle seconde palle, che combatte e lotta, che aggredisce l’avversario fin nella sua tre quarti, che si fa rincorrere e non rincorre a vuoto.

Come ho scritto nel pezzo della deludente partita con il Pordenone, è questo tipo di intensità che serve per affrontare il rush finale. Il gioco conta poco in questi momenti, serve soprattutto correre ed arrivare primi sulla palla perché alcune squadre, come il Pisa, hanno il fiato corto in questo finale di campionato. E quando si affronta la partita con spirito di gruppo, quando ci si aiuta l’un l’altro anche alcune vecchie contraddizioni vengono tollerate: ieri infatti anche Palmiero e Carraro si sono “sopportati” e supportati, anche un esterno come Di Pardo ha fatto la sua bella figura da mezz’ala, in un ruolo che probabilmente non aveva mai fatto nella sua breve carriera. Così anche un giovane come Zilli diventa un gigante, più di quanto non lo sia fisicamente.

Anche le scelte più bizzarre, a cui ci ha abituato il buon Bisoli, vanno ad incastrarsi alla perfezione ed il risultato ti premia. Per chi non lo avesse capito, questa partita mi ha rincuorato e credo abbia soddisfatto tutti, a cominciare dai magnifici 600 giunti a Pisa. Applicandosi in questo modo nessun risultato ci è precluso anche qualora si dovessero ripetere le solite topiche di inizio partita. Sono convinto che qualora non ci fosse stata la falla iniziale la partita si sarebbe messa sui binari giusti, invece un Pisa, guardingo come al solito, ha potuto giocar come più gli aggrada, di rimessa.

Sullo 0 a 0 avrebbero dovuto fare la partita ed i rossoblù avrebbero potuto ancor meglio giocare sull’anticipo e sulle ripartenze. Credo che Bisoli avesse impostato la partita in questo modo, ma al contrario di altre occasioni i lupi, proprio per quanto scritto finora, non hanno perso la testa e continuato a giocare consci di poterla rimettere in sesto, prima o poi.

Partiti con l’ennesima formazione inedita, anche a causa dell’inaspettato forfait di Vaisanen e Larrivey: un 3-5-2 con Bittante e Situm a fare da quinti di difesa, Di Pardo mezz’ala insieme a Carraro, con Palmiero centromediano e le punte Caso e Laura. Come scritto, tranne la evitabilissima paperella iniziale, la squadra ha retto bene e tenuto sempre in apprensione la squadra toscana, soprattutto con il solito Caso. Qualcuno non ha girato come gli altri, Bittante è in recupero, ma non nello stesso stato di forma dei compagni e stesso dicasi per Palmiero, entrambe sostituiti all’inizio ripresa insieme a Situm, reduce però da una settimana critica.L’occasionissima di Caso nel primo tempo

Nel secondo tempo in campo vanno dunque Liotti, Florenzi e Kongolo, con Di Pardo e Liotti quinti, Carraro con braccetti Kongolo e Florenzi. La squadra subisce per un quarto d’ora l’assalto di un Pisa che voleva chiudere la partita nei primissimi minuti (ieri si affrontavano la squadra che segna di più nei primi minuti della partita, il Pisa, e quella che subisce di più nei primi minuti, il Cosenza), ma poi con caparbietà si assesta per tentare di recuperare la partita. Cosa che avviene quando Bisoli decide di giocarsi il tutto per tutto con l’inserimento di Zilli. Fuori un Carraro perplesso per la sostituzione, per un 3-4-3 da o la va o la spacca.

Per pareggiarla non è servita però una manovra avvolgente, scambi di prima e sovrapposizioni, ma la sola tenacia e caparbietà di un giovanissimo di nome Massimo Zilli, un diciannovenne di due metri nativo di Udine in cui Bisoli ha creduto più di ogni altro.

Il fallo su Zilli

Questo il succo di un risultato che rilancia le quotazioni del Cosenza nella lotta per la salvezza. A complicarla la vittoria di un Vicenza mai domo, ma come il pareggio a Pisa, una vittoria con il Cittadella metterebbe i lupi al riparo da ogni sorpresa, potrebbe cambiare solo l’avversario da affrontare nei play out, a quel punto. Ogni altra combinazione di risultati, anche la sconfitta, invece ci costringerebbe ad aspettare il verdetto della partita Alessandria Vicenza.

Ora, venerdì tutti allo stadio, c’è da riconquistare la serie B.

 

Screenshot Sky

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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