L’ex centrocampista dei lupi afferma: facciamo gruppo per il bene del Cosenza.
E’ con immenso piacere che oggi abbiamo l’onore di scambiare due parole con un grande calciatore, ma soprattutto una bellissima persona che ha dato un grande contributo al Cosenza calcio. Il personaggio è Massimo Loviso attuale calciatore dell’Aquila, squadra che milita in Eccellenza. L’ex centrocampista dei lupi ha vestito la casacca rossoblù per una sola stagione, riferita agli anni 2017/2018, quest’ultimo ha segnato la storica promozione in Serie B del Cosenza tramite i play-off. Ha collezionato 33 presenze e 2 gol. Con Massimo Loviso abbiamo parlato del rush finale del campionato che vivrà il Cosenza e di tutte le altre squadre di Serie B.
- Siamo ormai ai titoli di coda di questo campionato di Serie B ,ma nonostante ciò ad oggi nulla è definito, sia nella parte alta della classifica che nella zona calda. Quale previsione ti senti di fare e cosa ti aspetti in queste ultime tre giornate ?
Iniziamo dalla parte alta della classifica: ci sono cinque squadre davvero molto forti e ben strutturate, vedi Lecce, Monza, Cremonese, Benevento, per cui a parer mio rimarrà tutto aperto fino all’ultima giornata. La Cremonese probabilmente ha qualcosa in più. Mentre per ciò che riguarda le ultime posizioni, oltre al Pordenone che è già retrocesso, le altre sono tutte in gioco e lotteranno fino alla fine per mantenere la categoria. Il “nostro” Cosenza, come ha detto Mister Bisoli, dovrà fare di tutto per raggiungere i play-out.
- Il Cosenza nelle prossime settimane dovrà affrontare Pisa e Cittadella. Quante possibilità dai ai lupi di agguantare il treno dei play-out?
In Serie B ed in generale nel calcio nulla è scontato, per cui c’è da rimboccarsi le maniche, fare gruppo e lottare fino alla fine, giocando ogni partita come se fosse una finale. Il Cosenza deve fare il possibile per non recriminare nulla a fine campionato. Al Cosenza auguro sempre tutto il bene.
- Come giudichi e a chi attribuisci le colpe se il Cosenza si ritrova anche quest’anno in una situazione tragica di classifica: al Presidente, all’’Allenatore o al Direttore sportivo?
Quando si parla di colpe bisogna dividerle in modo equo. Come ben sappiamo in un’azienda il capo risponde in prima persona ,in quanto è lui che è responsabile delle proprie azioni e che ha potere decisionale. Detto questo, non serve al momento trovare il colpevole , bensì lottare per raggiungere un obiettivo importante come la salvezza, il bilancio si farà alla fine.
- Il Cosenza ha cambiato tre allenatori in questa stagione, come te lo spieghi? E ti chiedo se la squadra è di un buon livello per la Serie B oppure non è stata allestita una rosa all’altezza della categoria?
Trovandomi fuori sicuramente tante dinamiche interne alla società del Cosenza non le conosco, per cui mi viene difficile inquadrare il discorso inerente agli allenatori, mercato e budget. Quello che mi sento di dire è che nel calcio è diminuita la qualità, dalla Serie A alle categorie minori, in quanto se viene a mancare le prestazioni qualitative, automaticamente vengono meno i risultati e le prestazioni. Però, come ho detto già prima, l’obiettivo è riuscire a salvarsi in qualsiasi modo, iniziando a vincere dalla prossima partita contro il Pordenone.
- Sappiamo che tra Loviso e la città di Cosenza vi è un forte legame anche se ha indossato la maglia rossoblù solo per una stagione. In virtù di ciò, che messaggio vuoi mandare alla tifoseria rossoblù?
Tornando indietro, se penso a come eravamo partiti e cio’ che abbiamo realizzato, il percorso di squadra è un qualcosa di fantastico ed irripetibile. Soprattutto nel ricreare un grande entusiasmo, portando ventimila persone allo stadio con il Sudtirol, ma anche il grande seguito che abbiamo avuto in trasferta è stato meraviglioso. Come è stato anche bello vedere tantissime persone, come magazzinieri e massaggiatori, piangere di gioia. Tutto ciò mi ha inorgoglito. Personalmente si, ho un legame forte con la Città di Cosenza, in quanto ho sempre creduto fin dall’inizio in quella promozione. Era un obiettivo di squadra, personale e della Società che passo dopo passo l’abbiamo ottenuta passando dai play-off giocati in modo straordinario che solo al pensiero, mi vengono ancora i brividi. La partita della finale di Pescara è stata molto emozionante ,ma ancora oggi molte persone ricordano maggiormente la partita con il Sudtirol. Inoltre vi svelo un aneddoto: mia madre, pur non capendo molto di calcio, negli anni successivi alla promozione in Serie B, si continua a rivedere la semifinale play-off contro il Sudtirol. Questo per farvi capire cosa ha significato per me, per la Città di Cosenza e per la mia famiglia quella partita e che atmosfera incredibile c’era quel giorno al Marulla. Raccontato questo aneddoto, mi auguro vivamente che la tifoseria cosentina possa dare un grande contributo ai ragazzi in questo finale di campionato per salvarsi.
- Quale sarà il futuro di Massimo Loviso? Stai pensando già cosa farai una volta appese le scarpette al chiodo?
Mi sono messo in testa che finché avrò voglia e passione voglio continuare a giocare, ovviamente sempre fisico permettendo. In futuro mi ha sempre affascinato la figura dell’allenatore. E’ un mestiere difficile, in cui richiede molto impegno, però spero di intraprendere in un secondo momento quando smetterò di fare il calciatore.