Cosenza, vittoria sofferta, troppo..

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Il Lupi colgono un risultato vitale per continuare a sperare nella salvezza. Ora bisogna recuperare assenti e la corsa.

Il Cosenza ha vinto e questa è la cosa più bella che potesse capitarci ieri, il solo pensiero di un passo falso aveva tormentato la mia settimana e quella di tanti tifosi rossoblù. Come ho scritto la volta scorsa, inutile pensare in questo momento della stagione, nella parte cruciale del campionato, che ci possa essere qualcuno che esprime un bel gioco, tra l’altro il Cosenza non lo ha mai fatto in questa ennesima sciagurata annata, perché avrebbe dovuto farlo proprio ieri, quando tutte le condizioni erano sfavorevoli: tee squalificati tra i più in forma della squadra, infortunati, altri giocatori inseriti tra i titolari solo per onor di firma, un avversario scevro da condizionamenti psicologici e senza alcunché da perdere.

La sequenza del rigore tirato dal Bati

Sta di fatto che il Pordenone di Tedino ha fatto una buonissima partita, dal punto di vista del gioco sicuramente, non certo da quello del risultato perché a casa non hanno portato niente, e aggiungiamo anche menomale. Però, come riferito allo stesso Tedino, l’impressione è stata ottima e qualcuno si è chiesto anche come mai una squadra che gioca in questo modo si fosse potuta trovare ultima in classifica e già retrocessa da tempo. Per altro Tedino ha sempre fatto giocare molto bene le proprie squadre e ieri ne abbiamo avuto l’ennesima riprova.

Dall’altra parte una squadra condizionata da mille problemi, dai quali non riesce a tirarsi fuori mai completamente. Tante assenze, troppe, per un Cosenza già molto debole tecnicamente e psicologicamente non al top. Ieri se c’era una squadra che aveva tanto da perdere, una cosa da niente, la serie B, era solo il Cosenza e questo può avere condizionato la prestazione dei lupi. Ma, nonostante tutto, la vittoria ed i tre punti sono arrivati e forse, in questo momento, è già tanto e di più non si può chiedere.

la sequenza del secondo gol del Bati

Bisoli è riuscito nell’intento di dare un’anima a questa squadra, caparbietà e voglia di venire fuori da questo inferno in cui si è venuto a trovare. Lo abbiamo scritto più volte, è il meno colpevole di tutti di questa situazione, è quello che ha avuto meno tempo di tutti di conoscere la squadra e non l’ha costruita nemmeno lui. Quindi onore al suo lavoro che quanto meno ci dà la possibilità di sperare ancora.

Ma se vogliamo veramente bene a questa squadra e ne auspichiamo la salvezza, dobbiamo dire anche che tante cose ieri non sono andate bene, al solo fine di non farle ripetere. La cosa che appare più evidente, al di là di quello che dice Bisoli (mi ha personalmente riferito che la squadra è al top nei test fisici e che la squadra è bloccata nella testa più che nelle gambe) è che la squadra non corre tranne che qualche elemento: il solito Caso, Laura e Sy. Larrivey ha fatto un buon lavoro da vero rapinatore d’area qual è, ma per il resto facciamo tanta fatica e la manovra non è mai fluida. Quel poco che si corre lo si fa solo quando si ha la palla tra i piedi e per lunghi tratti della gara si corre a vuoto, a rincorrere gli avversari che hanno sempre la palla.

il terzo gol di Camporese

Inutile pensare di cambiare modo di stare in campo, il Cosenza è questo, amen. Ma almeno ci possiamo augurare di vedere una squadra che corre così come fanno i soli Caso e Sy e se i test fisici sono buoni vorremmo vedere gli effetti pratici. Ci sono elementi come Bittante che sono completamente fuori fase e ieri tutte le azioni pericolose dei ramarri sono venute proprio dalla sua zona e l’ultima partita giocata ci aveva lasciato lo stesso ricordo. Anche ieri inoltre, a centrocampo abbiamo visto il buio assoluto: con Gerbo che non ha più di un tempo nelle gambe, mentre Boultam ha fatto la sua solita prestazione “inutile”, rispetto a loro Carraro sembrava un fulmine ed è quanto dire. Lo stesso Liotti, dopo un buon inizio di campionato, sta vivendo una involuzione pericolosa e quando giochi senza centrocampo ed esterni a farne le spese è soprattutto la difesa, ieri salvata solo dall’imprecisione degli avanti neroverdi.

Insomma, a ben vedere, ieri di buono c’è stato solo il risultato, la doppietta del Bati e il quinto gol di “bomber” Camporese. Che giocatore questo ragazzo, spero tanto che qualcuno abbia pensato di riconfermalo, salvezza permettendo. Immaginare di recarsi a Pisa e cogliere un risultato positivo in queste condizioni è utopia, ma per fortuna rientreranno sicuramente gli squalificati, ci sono ottime possibilità per il recupero di Situm, già mi sento meglio. Ci si augura che Ndoy possa avere più minutaggio nelle gambe, il campionato è finito ed il suo contributo è stato pressoché vicino allo zero. Stesso discorso per Kongolo. Speriamo anche di non assistere ad altri esperimenti. Il 5-4-1, con Laura e Caso portati sulla mediana nel secondo tempo, ha messo in grande difficoltà la squadra e la difesa soprattutto. Col rientro di Situm, Di Pardo, Vaisanen e Florenzi una pezza possiamo metterla, il resto dovranno farlo Caso e Laura, con l’aiuto del Bati, una sicurezza di rendimento. Forza lupi

Foto di Ernesto Pescatore

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Nato a S. Marco Argentano (Cs) il 27 settembre 1962, sociologo di professione e giornalista per passione. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università della Calabria con una tesi sui “Significati del Calcio, sport, società e tifosi, con particolare riferimento alla vicenda cosentina”. Ho iniziato la carriera giornalistica nel 1994 presso l’emittente TEN e poi a Cam Tele3. Lasciata l’attività per motivi legati alla professione di sociologo, pur continuando a seguire le vicende del Cosenza come per quasi tutta la mia vita, sono ritornato al giornalismo nel 2010 iniziando la collaborazione con il quotidiano Cosenza Sport ed in seguito con il Gazzellino della Calabria. Dal 2012 al 2016 cronista tecnico delle partite del Cosenza calcio per conto di Jonica Radio/Tv Sud e Lupindiretta. Nel 2013 ho collaborato anche con l’emittente televisiva RTI, con la testata on line News di Calabria e Magico Cosenza. Dal 2016 conduttore di Lupus in Forum su Mediaterronia Tv, emittente comunitaria della quale da gennaio 2017 ne sono diventato Direttore responsabile. Dal 2012 collaboro con il Corriere Sportivo di Calabria, dal 2019 come caporedattore.

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